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La storia

Palazzo Cartoni Jacobini

Palazzo originario del '500, con prospetto a bugnato regolare, completamente ristrutturato nell'800 ed oggi proprietà dell'antica famiglia romana dei Cartoni. Palazzo Cartoni rientra nel più ampio progetto della cinquecentesca Piazza Famese, fatta edificare dall'allora cardinale Alessandro Famese, futuro Papa Paolo III: questi acquistò varie case sulla piazza per demolirle e creare uno spazio adeguato alromonimo palazzo di famiglia, Palazzo Famese appunto, ora sede dell'ambasciata francese in Italia, che aveva fatto progettare dall'architetto Antonio da Sangallo il Giovane.

Palazzo Cartoni affianca il complesso edilizio di Santa Brigida, chiesa nazionale degli Svedesi e ad esso pare sia strettamente legata anche la sua costruzione: alcuni testi specifici sulle chiese di Roma parlano infatti di un antico "ospizio" addirittura precedente l'edificazione della chiesa stessa.

Si potrebbe ritenere quindi che anticamente il palazzo cosi come le costruzioni attigue facessero parte in qualche modo dei beni di S. Brigida e anche le successive trasformazioni in locanda avvalorano la suggestiva ipotesi che precedentemente in tempi molto più lontani, si trattasse di una sorta di convento- ricovero.
Il Palazzo fu poi per un certo periodo eredità del patrimonio della famiglia Ojetti, fino a diventare residenza principale dell'illustre famiglia romana dei Cartoni.

Il palazzo apre al piano terra tre porte ad arco, una delle quali con portone ligneo; al primo piano, tre finestre architravate con timpani centinati e davanzali in pietra con la centrale aperta su un balcone retto da mensole; sopra, un ammezzato di tre finestrelle. Dopo la cornice marcapiano, decorata con fregio a foglie in stucco, un secondo ordine di tre finestre con architrave retto da mensole ed un secondo ammezzato; a coronamento, un cornicione modanato.